Le Pelagie, terre esotiche

L’editoriale del nostro Direttore Responsabile che presenta il numero ANNO XI – Inverno 2020 de l’IsolaBella Periodico di informazione turistica a Lampedusa, Linosa e Lampione.

La promozione turistica di un territorio si programma durante l’intero anno e non si concentra in una sola stagione. E’ per questo che soprattutto nel periodo invernale, quando il viaggiatore ha bisogno di essere aiutato a orientarsi nel fare la scelta giusta o che qualcuno infiammi il suo desiderio di partire, mettiamo sul fuoco anche le nostre “carte” e il Periodico d’Informazione Turistica l’IsolaBella, giunto alla sua undicesima edizione, esce come di consueto col suo numero speciale presente alle fiere di settore. 

Le isole dell’arcipelago delle Pelagie, Lampedusa, Linosa e Lampione, sono state elette ormai da molti anni come luoghi ideali per le vacanze.  Dal primo momento in cui il viaggiatore ci mette letteralmente piede, rimane meravigliato da quella sensazione di aver toccato un lembo di terra quasi esotico, spostandosi solo di poche miglia da casa. 

Parliamo comunque di terre più a sud d’Italia e d’Europa, politicamente appartenenti al continente europeo, ma geograficamente vicine e simili a quello africano. La loro natura geologica è difatti molto diversa: Lampedusa e Lampione, isole assolate e calcaree, proprio per la caratteristica successione degli strati geologici e per il terreno apparentemente arido ricordano i paesaggi tipici delle regioni del Maghreb; Linosa, isola magica dal carattere vulcanico, sembra essere emersa da una fossa quasi a distaccare la piattaforma africana da quella europea. Queste terre, per molti aspetti isolate dal continente, sono facilmente raggiungibili soprattutto nel periodo estivo pronte a offrire il meglio a vecchi e nuovi visitatori: il senso di libertà che trasmette il paesaggio a tratti ancora selvaggio, le tonalità di colore del mare che vanno dal blu scuro al verde smeraldo, fino ad un azzurro quasi trasparente, come anche la serenità di un tramonto che, assorbito fino all’ultimo raggio di sole, mostra le sue avvolgenti sfumature di rosso, saranno difficili da dimenticare e cancellare dalla mente. Queste oasi, punto d’incontro e convivenza di flore e faune diverse, sono il luogo perfetto per entrare in simbiosi con la natura e certamente mete ambite dai turisti subacquei e appassionati di snorkeling.

Le Pelagie non sono soltanto sole e mare; sono anche terre, terre in mezzo a un mare, il Mediterraneo, il cui significato più comune del nome è “mare in mezzo alle terre”, che è stato culla delle più antiche civiltà e teatro principale della storia e della cultura del nostro Paese. Su questo mare si sono affacciati popoli il cui destino si è scontrato per secoli con quello dei vicini, sulle sue coste per gli stessi secoli altri popoli si sono forgiati grazie a questo continuo confronto. Le tre isole Pelagie (dal greco “isole d’alto mare”), fin dall’antichità proprio per la loro posizione strategica, furono usate come punti di sosta e rifornimento da greci, fenici, romani, bizantini, assumendo un ruolo importante nel corso dei secoli della storia. Una storia di terre disabitate e poi colonizzate, terre insediate e per anni addirittura meta delle scorrerie corsare barbaresche, terre che hanno custodito tanti tesori e da sempre offerto riparo durante le tempeste, anche quelle della vita.

Il nostro intento è semplicemente quello di farle conoscere, inserendo nello stesso “contenitore d’informazione” i servizi al turista, le loro bellezze naturali e tutte le attrattive che questi territori, proprio perché quasi esotici, possono offrire anche fuori stagione. Ve lo mettiamo a disposizione gratuitamente grazie al sostegno di chi ha dato fiducia al nostro progetto e di conseguenza anche alla nostra idea di promozione. Crediamo molto in quello che facciamo e soprattutto crediamo che per darne la giusta importanza sia necessario fare rete, unendo le forze di più operatori che con le proprie capacità e risorse lavorano con un obiettivo comune: promuovere il proprio territorio.

E’ evidente l’amore che proviamo per queste isole; i contributi che la nostra rivista contiene ne spiegano in parte il motivo e speriamo di avere occasione di raccontarvi il resto anche personalmente, perché il turismo è principalmente comunicazione prima ancora che viaggio.

Ultime dal Blog

Ultimi numeri in Archivio