L’editoriale del nostro Direttore Responsabile che presenta il numero ANNO XI – Estate 2020 de l’IsolaBella Periodico di informazione turistica a Lampedusa, Linosa e Lampione.
Da molti anni nel mese di febbraio, la nostra rivista è presente alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo, storica manifestazione che porta a Milano operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo. Grazie all’appoggio dei nostri sostenitori e assieme ai nostri collaboratori siamo lì a dispensare informazioni utili a quanti con molto interesse e curiosità si avvicinano allo stand dedicato alle Isole Pelagie. Proprio le fiere di settore sono un palcoscenico importante dove fare promozione del territorio, mostrare il nostro mare e la ricchezza dei suoi fondali, raccontare la nostra storia e la bellezza del suo popolo. Per l’occasione è andato in stampa l’IsolaBella, anno XI- Inverno 2020, un numero speciale che, considerati gli avvenimenti che hanno preceduto quest’ultima esperienza milanese, difficilmente noi dimenticheremo. Proprio in quei giorni l’epidemia di Covid-19, definita fino a quel momento la più grande emergenza sanitaria in Cina, assume le caratteristiche di una “pandemia” diffondendosi rapidamente prima in Italia e in Iran, poi in tutta Europa e nel resto del mondo. Davanti alla concreta prospettiva che tutto poteva finire, abbiamo cambiato le nostre abitudini, le abbiamo stravolte, ogni cosa è diventata immediatamente più intensa. Dovunque sono stati adottati i protocolli d’emergenza per il contenimento del virus e l’Italia si è fermata per prima proprio partendo dalla Lombardia, quella terra che assieme al Veneto e all’Emilia Romagna è fondamentale per lo sviluppo del turismo nelle Pelagie. E noi, popolo isolato per natura, nei giorni trascorsi isolati anche dalla famiglia, dagli amici, chiusi al sicuro tra le mura domestiche, abbiamo avuto la sensazione di essere più vicini di chiunque altro a quelle regioni, ancora di più quando l’orrore ha avuto il volto preciso di quelle bare disposte l’una accanto all’altra. Non a caso le immagini di Bergamo furono confuse con quelle di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e le due tragedie messe a confronto: come successe per le vittime del mare, ma per differenti motivi, le vittime del virus erano da sole, senza nessuno a ricordarle e celebrarle. Man mano che passavano i giorni il futuro diventava più incerto e la diffusione del virus sembrava non arrestarsi. Non è stato facile per noi chiudersi ancora di più come comunità, ma è stato necessario. Sicuramente ci ritenevamo più fortunati e proprio per questo le nostre pagine social si riempivano ogni giorno di messaggi di vicinanza. Anche l’IsolaBella, nonostante il suo lavoro fosse sospeso nel dubbio di una ripresa, ha continuato a essere presente, a infondere un po’ di serenità anche attraverso la condivisione di clip aeree che mostravano ogni giorno scorci diversi delle splendide Pelagie: “un modo originale per alleggerire l’attesa del ritorno in questi angoli di paradiso”. Volevamo far sentire meno la tristezza e conservare la speranza che d’estate quel mare che in quel momento ci divideva ci avrebbe nuovamente unito: Lampedusa, Linosa e Lampione dovevano riaccendersi, tornare a vivere e accogliere. Una vacanza è l’occasione ideale per rimettere in forma il corpo e l’anima dopo periodi di forte stress e proprio il mare e l’ambiente marino possono agire positivamente sulla salute e sul benessere. Lontane quanto basta a farvi credere di aver raggiunto delle mete “straniere”, su queste isole troverete un mare cristallino che non ha nulla da invidiare al mare caraibico, e già guardando Lampedusa dall’alto del vostro aereo, avrete la sensazione di aver lasciato l’Italia. Le sue rocce dal colore chiaro, con striature che vanno dal verde oliva al giallo ocra, il suo mare dalle gradazioni di azzurro, blu cobalto e verde smeraldo, complici i fondali in parte sabbiosi, rocciosi e coperti di alghe, regalano la sensazione di trovarsi nemmeno in terra siciliana ma su un’isoletta tropicale però dentro il Mediterraneo. E’ così apprezzabile la trasparenza delle acque che lambiscono le sue baie, che la forte luce del sole proietta sul fondo l’ombra delle barche ormeggiate, tanto da farle apparire sospese nel vuoto. E adesso che è arrivata la tanto attesa stagione, nonostante tutte le difficoltà incontrate in questi particolari mesi invernali, volevamo nuovamente raccontarvi di queste incantevoli terre e di questo meraviglioso mare. L’esperienza del coronavirus non passerà certamente senza lasciare tracce. Se usciremo da questa crisi, sarà nostro dovere sfruttarla per prendere coscienza di alcune verità: la nostra vita e la terra in cui viviamo hanno un incommensurabile valore. Impariamo a prendercene cura.