L’isola: oasi di pace e benessere circondata dal mare

L’editoriale del nostro Direttore Responsabile che presenta i numeri ANNO XIII – Primavera ed Estate 2022 de l’IsolaBella Periodico di informazione turistica a Lampedusa, Linosa e Lampione.

Ci sono luoghi presenti nella nostra fantasia, il più delle volte mai visitati, che iniziamo a sognare quando irrompe il forte desiderio di vacanza, quando si è alla ricerca di un rifugio e contemporaneamente di libertà, luoghi che ci ritroviamo a sognare anche ad occhi aperti e che ci fanno venir voglia di preparare una piccola valigia, con giusto l’essenziale e immediatamente andar via.

Chi di voi non ha mai pensato di scappare su un’isola tropicale? Se siete alla ricerca di un luogo dove dimenticare la pesantezza della quotidianità, dove lasciare alle spalle lo stress cittadino per trascorrere dei brevi ma intensi momenti di serenità, l’isola, ancor di più se sperduta e lontana, è quel luogo ideale.

In geografia il termine “isola” indica una terra circondata dalle acque, dal mare, un mare che qui con le sue profondità assume tutte le gradazioni del blu e regala paesaggi unici, panorami stupendi, un mare che con i suoi orizzonti trasmette il senso di libertà ricercato, dove la fantasia viaggia a vele spiegate senza confini e senza barriere. Le Pelagie, dal greco Pèlagos – “mare aperto”, tre isole emerse nel cuore del Mediterraneo, piccole terre estreme del vecchio continente vi aspettano da sempre per soddisfare questo bisogno di “fuga”.

Lampedusa, in particolare, politicamente italiana e geologicamente piattaforma continentale africana, che raggiungerla in aereo accorcerà le distanze, credeteci, è così lontana da avere la sensazione di atterrare su terra straniera. Complice la natura del terreno e delle striate aspre collinette, interrotte da valloni profondi ricoperti da macchia mediterranea, ricorda un tipico paesaggio maghrebino. La costa calcarea che abbraccia dall’alto delle sue falesie un’area naturale di grande interesse, apre lo sguardo a scenari mozzafiato da credere ancora di sognare. Con il suo limpido mare e le sue spiagge di arenaria non ha nulla da invidiare alle famose mete esotiche. Lampedusa, Linosa e Lampione, non sono soltanto ambite per il loro mare: le tre isole dell’arcipelago sono terre che proprio per la loro posizione geografica, ponte fra due continenti, ospitano importanti e interessanti specie botaniche e faunistiche tutte da proteggere e studiare. Sono anche storicamente rilevanti, testimoni delle vicissitudini di molte civiltà, protagoniste della leggenda di grandi popoli che nel corso dei secoli proprio qui si sono, spesso anche tragicamente, confrontati. Considerate un crocevia al centro del Mediterraneo, fin dall’antichità davano alle navi fenicie, greche, romane, arabe, turche e saracene, riparo durante le tempeste, sosta nelle rotte commerciali e approvvigionamento nelle campagne militari. Rimaste disabitate poi per lunghi periodi fino all’età moderna e colonizzate solo in epoca contemporanea, bisogna attendere gli anni più recenti per vederle diventare finalmente mete predilette di visitatori e sognatori.

Paradossalmente sulle nostre isole ancora oggi non si fugge solo dalla quotidianità; molti popoli sono approdati su questi pezzetti di terra cercando rifugio e anche quel briciolo di libertà che non hanno mai trovato, costretti, invece, a farla quella piccola valigia e andare via. Dopo due anni trascorsi a cercare di combattere contro un virus che ha stravolto tutte le nostre vite, cambiato le nostre abitudini, che ci ha allontanato, anche definitivamente, dai nostri affetti più cari, due anni in cui noi abbiamo cercato di ripartire speranzosi grazie al turismo, proprio adesso che pensavamo di essere arrivati alla fine di una crisi sanitaria senza precedenti, ci troviamo a fare i conti con una nuova crisi umanitaria. Non sta a noi qui stabilire chi è profugo e chi non lo è, soprattutto non sta a noi decidere chi deve arrivare e chi restare a casa, ma adesso che soffiano forti e impetuosi venti di guerra alle porte dell’Europa, arrivano notizie drammatiche dai confini di paesi in lotta fra loro, su queste isole dove l’umanità è stata più volte toccata e presa per mano, vorremo che “naufraghi” e fuggiaschi, vi trovassero comunque e nuovamente un “Porto Salvo”. 

Quello che noi qui adesso facciamo è far conoscere queste terre ai moltissimi viaggiatori che vorranno sceglierle come mete estive, con l’augurio che su queste isole troveranno delle oasi di pace e di benessere. Quello che noi qui proviamo ogni anno puntualmente a fare è raccontare la bellezza di terre uniche e a tratti ancora incontaminate, ma anche la storia di un popolo, quello isolano, da sempre contraddistinto da una genuina ospitalità e naturale accoglienza, caratteristica di chi abita su un’isola che quando il sogno è diventato realtà si scrolla di dosso quel connotato di essere, solo semplicemente, una terra circondata dal mare.

l’IsolaBella Periodico: ANNO XIII – Primavera ed Estate 2022

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