L’editoriale del nostro Direttore Responsabile che presenta il numero ANNO XII – Estate 2021 de l’IsolaBella Periodico di informazione turistica a Lampedusa, Linosa e Lampione.
L’inverno è sempre un periodo duro da affrontare considerati tutti i disagi e gli imprevisti che qualsiasi isola ancorata in mezzo al mare può incontrare. Ancora di più lo è per le Pelagie, terre estreme del bel paese nel cuore del Mediterraneo, così lontane da essere completamente isolate a causa di un’epidemia mondiale. In un momento così “sospeso” come quello che tutti stiamo vivendo, l’incertezza di una ripartenza dopo le dovute chiusure ha fatto mancare quella progettualità che, per un motivo e per un altro, rende meno pesante lo scorrere dei mesi prima della tanto attesa bella stagione. Le notizie scoraggianti dell’aumento di contagi e il dispiacere per le tante povere vittime di questo virus che continua a destabilizzare tutto il mondo, hanno difatti frenato quella voglia di pensare spensierati all’estate. Rispetto allo scorso anno, grazie all’incoraggiante campagna di vaccinazione in atto, si ha la sensazione che qualcosa stia cambiando e che forse a ottobre, non torneremo a chiuderci nuovamente in casa sentendoci in colpa per aver desiderato un po’ più di sole e di mare.
Se considerate che su queste isole il costume si riponga in un cassetto quasi a fine autunno e senza pensarci troppo si ritira fuori in primavera, al primo accenno di caldo, obiettivamente parlare di un lungo inverno è un po’ esagerato. Nonostante sembrava che questa chiusura non ci volesse abbandonare, abbiamo provato a mantenere alta la carica di positività e arrivato il mese di giugno, prendendo tutte le necessarie precauzioni, si aspetta che i primi viaggiatori salgano a bordo per ripartire con entusiasmo verso una nuova avventura spinti da un vento si spera favorevole. Lampedusa, Linosa e la disabitata Lampione sono un’esplosione di colori che riempiranno i vostri occhi. Le sfumature azzurre dei fondali sabbiosi, il verde smeraldo degli anfratti costieri, il blu scuro delle profondità marine accolgono al tramonto le avvolgenti gradazioni di rosso che assorbito fino all’ultimo raggio di sole si tuffano in questo mare sconfinato. Ma sono anche un pot-pourri di profumi sprigionati dal selvaggio paesaggio e trasportati dalla brezza marina che assieme ai suoni diffusi dal vento e al gusto del mare vi offriranno un’esperienza sensoriale davvero unica e rigenerante che servirà a ritemprare l’animo e il fisico dopo la pesantezza di questi ultimi mesi.
Le Pelagie non sono speciali soltanto per il loro mare; le tre isole dell’arcipelago, sono terre che per la loro posizione geografica fra due continenti, ospitano importanti specie botaniche e faunistiche che difficilmente troverete in altri posti. Sulle piattaforme africane di Lampedusa e Lampione e sulla vulcanica Linosa, percorrendo i diversi sentieri che aprono la vista a panorami mozzafiato, ammirerete anche la particolarità di questi paesaggi tappezzati di macchia mediterranea. Sono anche terre ricche di storia, emerse in mezzo a un mare, il Mediterraneo, spettatore della storia e della leggenda di grandi popoli che per secoli si sono scontrati e incontrati e che proprio qui hanno lasciato testimonianze di questo confronto. Dopo i primi insediamenti neolitici, queste isole rimaste poi a lungo disabitate non offrirono nell’antichità solo riparo durante le tempeste. Usate come porti per la sosta e il rifornimento di navi greche e romane, inserite nelle rotte commerciali di esperti navigatori come gli arabi e i fenici, più recentemente oggetto delle scorrerie corsare barbaresche, dovettero attendere la colonizzazione borbonica del 1843 per iniziare a scrivere “personalmente” la propria storia.
Noi de “l’IsolaBella” oltre a dare puntualmente informazioni e consigli utili, proviamo ogni anno a documentare tutti quegli aspetti che meritano di essere approfonditi in qualunque viaggio. Basta salire a bordo e lasciarsi consigliare… sciolti gli ormeggi sarete pronti a prendere il largo. Non abbiate quindi la presunzione di averne scoperto alla prima visita ogni segreto e alla prossima favorevole occasione buttate anche l’ancora e fermatevi qualche altro giorno per coglierne semmai le minime sfumature.